Siberiana
Aspra è quest’aria che mi graffia, rude, nel vagone che migra ora mi chiudo. Chilometri di doglie in ansie crude, su uno sfondo di sole freddo.
Poggio i piedi su terreno nuovo, e già da subito cedo: ritrovo la ferrigna realtà anche qui, ché tutto è uguale in ogni luogo.
Respirati gli odori, viene il buio, risalgo deluso, perciò mi chiedo, chissà com’è la vita vera…
E di malinconia sospira e s’assenta.