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Sospeso

Tutti restavano confinati in quei ristretti spazi mentali. E io con loro; conoscevo solamente quel piccolo mondo. E tutto era maledettamente stupendo. C’era la passione, la sfida, gli scambi di opinioni, lo stacanovismo, e la soddisfazione.

Tutto ciò non esiste più. Gli orizzonti si sono allargati, purtroppo; era inevitabile.

Ho provato a tornare indietro, ma è impossibile, non funziona. Quello che più mi tormenta è temere che in realtà non ci sia attualmente un vuoto di obiettivi, ma che ce ne siano eccome, e che siano quelli che ho sempre ripudiato ma che a causa di un involontario processo di crescita ora hanno preso il posto delle vecchie diavolerie. Nulla attira più la mia curiosità, nulla più si appropria dell’immagine del mondo e lo copre con quell’antica luminosa luce.

Già mi ero chiesto quanto potesse durare questo stato, che chiamavo “fluttuare”. Si può trasformare occasionalmente in totale abisso, per poi risputarmi indietro, ma oltre a questo, altro non si verifica.