Breve guida per destreggiarsi nel mondo della salute mentale
- L’essere umano è per sua natura incoerente e inconsistente.
- La persona con un ruolo non è un mago, bensì semplicemente una persona come te che ha fatto un determinato percorso universitario (che avresti potuto fare anche tu). Lì finisce la differenza tra il suo ruolo e il tuo.
- Lo psicologo serve ai normie per problemi banali (amori, lutti, situazioni lavorative, dipendenze, etc.). È invece lo psicoterapeuta la persona che può trattare disturbi di personalità o altre serie situazioni cliniche. Il problema è che, ammettendo per un secondo la validità della materia, esiste una moltitudine di indirizzi teorici e scuole di psicoterapia; quindi, a meno che trovi ciò che è perfettamente adatto a te, difficilmente vedrai risultati. Gli psichiatri sono invece medici, e non fanno altro che prescrivere farmaci a caso (che poi sono più che altro generici tonici e calmanti, laddove non addirittura placebo).
- La psicoterapia non è una scienza, è una disciplina che, a parte cose come l’EMDR e il nervo vago (che c’entrano soltanto con traumi concreti in ogni caso), è “solamente chiacchierare”, e non si può cambiare il cuore della personalità col lavaggio del cervello; se si può, allora il paziente era già un potenziale normie fin dall’inizio. In altri termini, la psicoterapia funziona solo per chi non ne ha effettivamente bisogno. La psichiatria, invece, è una pseudoscienza (o, al massimo, una protoscienza) che è ferma agli anni 70 e sta aspettando che le neuroscienze le diano qualche risposta, risposte che potrebbero benissimo non arrivare mai. Per ora va a casaccio, seguendo i trend sociali di cosa è considerato normale e cosa no (l’omosessualità è l’esempio storico per eccellenza).
- Non sottovalutare l’ignoranza degli esperti in materia, specialmente per quel che riguarda le diagnosi dei disturbi di personalità.
- Nella maggior parte dei casi, lo psicologo o psicoterapeuta maschio ha lui stesso avuto (e forse ancora ha) problemi di salute mentale e ha studiato la disciplina per aiutare innanzitutto sé stesso; quindi è interessante perlomeno da un punto di vista empatico.
- Studia per conto tuo riguardo queste discipline. I professionisti della salute mentale stanno lì non per farti da insegnante, ma soltanto per svolgere il loro ruolo sociale. Tieni sempre a mente che quelle lì non sono scienze, ma sono tecniche improvvisate di gestione del diverso.
Dì al professionista che stai leggendo cose di psicoterapia/psichiatria, e subito ti verrà sconsigliato. Troppo facilmente sgorga automatico un parallelismo con la religione cristiana, che non incentiva l’individuale approfondimento delle scritture: «Fidati di quello che ti diciamo noi, lascia stare i testi…»
- La cosa divertente è che la psicoterapia cerca di instillare maggiore metacognizione nel paziente, quando lo schizoide (e, fino a un certo punto, forse vale anche per gli altri disturbi di personalità) soffre proprio a causa di una già presente e sproporzionata metacognizione e autocoscienza.
- L’obiettivo delle super-strutture della salute mentale è quello di riportare la tua persona a essere schiava del sistema e di reintegrare l’individuo all’interno dell’illusione collettiva dell’umanità. Questo nonostante la nostra società sia un disastro e stia crollando a pezzi. Quindi valuta se vuoi effettivamente provare a trattare alcuni adattamenti inconsci o se vuoi solo fare filosofia, perché in quest’ultimo caso hai sbagliato professionista e dovresti invece chiedere una consulenza filosofica. Quando arrivi al punto da mandare in depressione il tuo psicoterapeuta, forse è il caso di riconsiderare il senso di andare là.
- Credere ancora che la depressione sia una questione di serotonina è come credere ancora oggi che se passa un gatto nero ti porterà sfiga.
- Gli altri pazienti non possono aiutarti perché sono maldestri e hanno esigenze diverse dalle tue.
- Se ti spetta l’invalidità, nessuno te lo viene a dire, devi arrangiarti e fare tutto da te.
- La perversione è mal vista come in ogni altro ambiente, perché mette alla luce l’instabilità e l’arbitrarietà degli apparati sociali.
- «Quanti psicoterapeuti ci vogliono per cambiare una lampadina? Uno soltanto, però costa un sacco di tempo e soldi, e la lampadina deve davvero voler cambiare.» Questa è una bellissima battuta, ma è basata sulla triste realtà del mondo psicoterapeutico.