Etichetta: psicologia/psichiatria
Link sul concetto di Wahnstimmung. Qui, anche, al di fuori del contesto schizofrenico, nel significato di uno stato di dissociazione e di un’ansia vaga e indefinita. Continua a leggere
Quanto è triste essere malati sapendo così tanto della propria malattia e non potendo farci niente.
Il 99% dell’attività è data hoarding, l’1% è usufruire, alla fin fine. La musica anni fa, altre cose dopo. Perché poi quando usufruisci, ti rompi il cazzo. Per forza che alla gente piace lavorare, perché altrimenti gli esplode il cervello; è lo stesso meccanismo. Ricerca infnita di distrazione meccanica e ripetitiva. Tergiversazioni attorno al nucleo della disperazione.
E questo… quando le cose vanno bene.
E poi all’accumulatore dicono: «Non serve che accumuli tutto. Questa cosa X, non serve che la accumuli, resisti.» Ma se non serve ch’io salvi X, significa che non serve ch’io salvi Y, significa che non serve ch’io salvi niente, per semplice sillogismo.
E infatti, ciò è corretto. Ma non fa che confermare il nichilismo e l’assoluta insignificanza del tutto.
Volontariato is da uei. Leggi l’intera pagina
Tutta questa voglia di esprimere giudizi, articolate quanto strampalate ipotesi sociologiche sui perché e i percome, le strumentalizzazioni, la TV del dolore e della caccia alle responsabilità nascondono il bisogno disperato di avere il controllo […] Leggi l’intera pagina
Un giorno è il tempo che ci vuole perché tu ti stufi del nuovo oggetto scintillante.
Dopodiché torni o alla tua vita da schiavo o alle tue basiche distrazioni organiche.
Vedi anche Fichte
Sesso, droga, cibo.
Essere capaci di provare piacere da qualsiasi altra cosa richiede un incredibile e meraviglioso sistema nervoso e una decente quantità di autoillusione.
Sulla responsabilità come soluzione
Erano i vecchi padri di famiglia dell’era pre-nichilistica, che credevano in un futuro, e che raccontavano ai loro figli le loro morali, le loro speranze, i loro valori. Leggi l’intera pagina
La “depressione razionale” è quella peggiore, perché prende semplicemente atto della verità del letamaio della propria esistenza. L’altra, sì, tocca abissi più profondi, ma ci si aggrappa al saper che è come un vento che passa. La lucidità, invece, fa soffrire l’animo col vero.
Breve guida per destreggiarsi nel mondo della salute mentale
L’essere umano è per sua natura incoerente e inconsistente. Leggi l’intera pagina
Distinguere i creduloni, con criterio
Oggi si usa il termine complottismo, ma non mi ricordo si usasse ai tempi degli avvistamenti UFO. Usiamo comunque questo termine per intendere le varie corbellerie a cui molta gente crede. Robe dentro i vaccini, UFO, scie chimiche, eh-ma-non-si-vedono-le-stelle, è strano che un edificio crolli solo perché gli arriva addosso un aereo di linea a 750 all’ora, e così via… Continua a leggere
La gente che si droga è solo perché non si ricorda che esiste lo stiracchiamento.
Contro l’idea che il suicidio non valga la pena, come invece asseriscono importanti autori
In realtà non ci si uccide perché il suicidio ragionato è pressoché impossibile per chiunque… Leggi l’intera pagina
Derek Muller è andato a visitare Cernobil… Leggi l’intera pagina
La mia personalità con le pillole di Matrix
Memez are fun. Leggi l’intera pagina
JAI @jaivcalla – “Che cazzo, devo dirlo…”
Piano ontologico di esistenza completamente diverso rispetto alla gggente.
Vedi anche: University of Utah Neuroscience Initiative – The Unfixed Brain[🡕]
Umberto Galimberti – Convegni e interviste (estratti)
Schopenhauer viene definito pessimista, naturalmente: ogni volta che non c’è un inno all’individuo, è pessimista, è ovvio, no… … Anche il povero Leopardi è pessimista, no? Quelli che dicono “pessimismo”… io dico: la guardate la realtà, dio bono, o non la volete proprio vedere? Leggi l’intera pagina
Perché la gente normale riesce a vivere (così come spiegato da Lex Fridman)
Lex Fridman (un “normie”), spiega nel dettaglio come fa a vivere e non crogiolarsi nel nichilismo e nella depressione, qualcosa che se sei simile a me è affascinante e a volte difficile da comprendere.
Il sunto è che è principlamente come il tuo cervello è predisposto e la sua chimica, un’idea che è consistente con l’evidente fallimento della psicoterapia in così numerosi casi di malattia mentale, e con la ben dimostrata impossibilità di cambiare il cuore della personalità – e, per contro, con come le droghe sono invece uno strumento molto più utile, tuttavia anche limitato e dai risultati tristemente inconsistenti, caotici, dalla funzione poco mirata, e pieni di effetti collaterali.
Luigi Anepeta, psicoterapeuta, sul forum ufficiale della LIDI (Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi)
https://lidi.forumfree.it/?t=51672617&st=30#entry625292054[🡕]
La percentuale di introversi varia a seconda delle statistiche: in difetto di una chiara definizione del modo di essere introverso si va dal 5% al 25% – cifra quest’ultima sostenuta da studiosi statunitensi. La proposta del 5-7% avanzata nel mio libro “Timido, docile, ardente…” non l’ho ricavata da ricerche, ma dall’osservazione nelle scuole elementari laddove il bambino introverso, che si riconosce a colpo d’occhio, è in media 1 su 15-20. Oggi sarei propenso ad allargare il range al 5-10%.
Che l’introversione abbia un’origine genetica – i cui sviluppi negativi o positivi dipendono dalle influenze ambientali – mi sembra indubitabile dati non solo i tratti comportamentali precocemente osservabili, ma soprattutto i “vissuti” (l’empatia, il senso di giustizia, la sensibilità estetica, ecc.): conseguenza – gli uni e gli altri – della neotenia che, in assoluto, è la dimensione più specifica dell’introversione.
La genetica è una scienza estremamente complessa e esposta al rischio di “aberrazioni” ideologiche. In rapporto all’introversione, ciò che appare certo è che non esiste un gene dell’introversione, ma una costellazione di geni – decine, centinaia, forse migliaia – presenti nei corredi genitoriali che vengono “estrapolati” in conseguenza della loro combinazione. Nei genitori essi possono essere manifesti a livello di tratti di carattere o mascherati dalla prevalenza di geni estroversi. Estrapolati e combinati in vari modi danno luogo al modo di essere introverso.
qualunque domanda tu ti stia ponendo, la risposta è che non hai tu il controllo, perciò cavalca l’onda ma preparati a nuotare
Natalino Balasso, YouTube, @Telebalasso, discorso di capodanno 2018[🡕], nei titoli di coda
Luciano si era talmente abituato a essere solo e a vivere imbozzolato nel suo romitaggio che andare da uno psicologo sarebbe stato impensabile: non si può concepire di risolvere un problema se il problema è tutto quello che si ha. È più facile distendersi dentro al suo rumore e cantarci sopra quando è possibile, qualche canzone stupida. Certi giorni, così, a Luciano poteva quasi sembrare di essere felice, e persino con una punta di orgoglio, nella coscienza che nessuno stava provando a farlo stare bene, tranne lui stesso.
Le vite potenziali – Francesco Targhetta
[…] sono sassi, gli uomini, non si modificano.
Umberto Galimberti in una conferenza
Il Super-Io è una struttura solubile in alcol.
I primi psicologi, negli anni ’60, quando hanno introdotto la psicologia in Italia (racconta Galimberti in un’intervista).
Massimo Recalcati – Perversione
La lezione clinica di Jacques Lacan: Follia, nevrosi e perversione (terzo appuntamento). IRPA, Associazione Accademia Pons, Jonas Onlus, Ordine Psicologi della Lombardia, Enap Continua a leggere
Lo schizoide è rigido nelle sue decisioni […] Leggi l’intera pagina
Oltre le passioni tristi: Dalla solitudine contemporanea alla creazione condivisa – Miguel Benasayag
Tutto accade come se la permanenza della sua sofferenza fosse la prova incontestabile della sua identità nel senso della sua singolarità: “Soffro, quindi sono”. Leggi l’intera pagina
Non voglio dirvi banalità come “sii te stesso”, perché è evidente che se sei un coglione, il fatto di essere te stesso non ti aiuterà.
Natalino Balasso, YouTube, discorso di capodanno 2015[🡕]
Non è che i vecchi sono saggi: hanno una dose di sessualità e di aggressività molto bassa, punto. E a questo livello sono anche tranquilli, quando non hanno un cattivo carattere.
Umberto Galimberti in una conferenza
La pazza della porta accanto – Conversazione con Alda Merini
Purtroppo l’anima, che è quella che poi scrive e che sopravvive […], è la parte che vola sulla materia ed è quella che è più attenta e più dolorosa: cioè, vedendo lo sfacelo del corpo, quest’anima si conduole (sic, ant.), si… soprattutto si smarrisce. Continua a leggere
– No, io non credo che esistano le persone cattive, credo che esistano varie forme di disperazione. Alcune di queste forme sono talmente intense che la persona che le subisce diventa l’esecutore dei propri delitti, ma non l’ideatore. Si trova con stupore a commettere un delitto.
Silvano Agosti – Ricky Farina (@rickyfarina) – “Dialogo con Silvano”, https://www.youtube.com/watch?v=anXfrcF-zE4[🡕]
Il denaro non compra la felicità, compra solo un sacco di terapia per parlare del perché non sei felice.
Castro in Grand Theft Auto V
E se poi non vinci [alle slot machine], prova a farti una domanda: se avevi culo, ti pare che lavoravi in un call center?
Natalino Balasso, “Balasso testimonial videopoker”[🡕]
Voi immaginate, un diciassettenne, è l’età in cui col padre si litiga furiosamente, anche adesso, e si litigava furiosamente anche allora (ndr nel Medioevo), come in ogni epoca, a quell’età lì.
Alessandro Barbero, Festival della Mente 2011[🡕]
La cospirazione contro la razza umana – Thomas Ligotti
L’orrore che abbiamo ricevuto sarà ricevuto da altri in uno scandaloso passaggio di eredità. Essere vivi: per decenni svegliarsi all’ora giusta, e poi trascinarsi lungo l’ennesimo giro di umori, sensazioni, pensieri, voglie – l’intero spettro delle agitazioni – e infine crollare a letto a sudare nel buio del sonno profondo o bollire al fuoco lento delle fantasmagorie che molestano la mente in sogno. Leggi l’intera pagina
C’è sete d’ignoranza, perché per millenni c’è stata sete di conoscenza. L’umanità ha conosciuto tanto, troppo. E siccome ora nota che si sta peggio di prima, il desiderio s’è invertito, e così c’è sete d’ignoranza. Ma questo non ha portato a un proficuo passo indietro, perché ormai il danno è già compiuto e ha già cambiato il gioco: ha portato a un’ignoranza pesante, aggressiva e autodistruttiva, non alla semplice conoscenza spavalda degli anni passati.
Caduta quella che è appunto un’illusione, ti trovi di colpo sbalzato nel reale. Leggi l’intera pagina
Vuoto → Distrazione → Sogno → Desiderio… Leggi l’intera pagina
Non è poi così difficile capire le persone: basta non starle a sentire e “guardare” l’apparenza.
Grotteschi e arabeschi – Vitaliano Trevisan
Pirandello proponeva tra le soluzioni alternative ai problemi dell’esistenza l’omicidio, il suicidio o la pazzia; oggigiorno, in un’epoca di sinergie sfrenate, dobbiamo unire le differenti possibilità, quindi dobbiamo diventare completamente pazzi, uccidere il più alto numero possibile di individui e poi finalmente commettere il suicidio.
Carl William Brown (Bruno Mensi)
Umberto Galimberti – Il successo della filosofia
Ma per chi, adattato al mondo, e con una discreta consapevolezza di sé ancora non reperisce un senso della propria esistenza, e quindi viene a contatto non con questo o quel dolore, ma con l’essenza del dolore, per costui non c’è rimedio in farmacia e forse neppure in psicoterapia. Leggi l’intera pagina
La follia è semplicemente dolore.
Vittorino Andreoli
La disperazione è follia. La follia, la percezione della impossibilità di vivere: esserci, ma come non esserci. La disperazione come esperienza di follia è incompatibile con la vita. Vede morte, progetta morte e ammazza sé e l’altro. La disperazione è una follia possibile all’uomo, a tutti gli uomini; è anzi una prospettiva dell’uomo, si lega al suo bisogno di stare con l’altro, al fatto che da solo non può vivere, perché la vita umana non è solitudine ma condivisione, appartenenza, attaccamento.
Vittorino Andreoli, Il lato oscuro (2002)
Waking Life – Richard Linklater
Mille anni non sono che un istante. Leggi l’intera pagina
No alla soluzione quando tu sei il problema
Cripple Bastards – Morte da tossico
La fatica di essere se stessi. Depressione e società – Alain Ehrenberg
Più che un infortunio affettivo, la depressione è oggi un modo di vivere. Leggi l’intera pagina
Sul lettino di Freud – Irvin D. Yalom
A sessantatré anni, faceva lo psichiatra da un tempo sufficientemente lungo da passare indenne attraverso vari orientamenti positivistici. Leggi l’intera pagina
Come se finisse il mondo. Il senso dell’esperienza schizofrenica – Eugenio Borgna
“Confessa! confessa! mi si gridava come si faceva un tempo con gli stregoni e con gli eretici, e alla fine ho deciso di lasciarmi classificare in una malattia definita dai medici, e chiamata indifferentemente dal dizionario medico come teomania o demonomania. Servendosi dei significati immanenti a queste due definizioni, la scienza si attribuisce il diritto di fare sparire, o di ridurre al silenzio, tutti i profeti e i veggenti predetti dall’Apocalisse; e io mi rallegravo di essere uno di questi”. Leggi l’intera pagina
Angeli dell’universo – Einar Már Guðmundsson
No, questa tomba non è sufficientemente profonda per accogliere i sentimenti di tutti noi. Leggi l’intera pagina
La politica del super-io. Fondamenti di psicopatologia strutturale e dialettica – Luigi Anepeta
Talaltra, nel contesto delle esperienze ossessive, la depressione interviene […] in virtù di una spinta al cambiamento che porta il soggetto a sentire di dover dare spazio ai suoi bisogni frustrati, che però, avendo assunto una configurazione pulsionale anarchica e trasgressiva, sono intensamente colpevolizzati. Continua a leggere
Certe persone non impazziscono mai. Che vita orribile devono vivere.
Barfly
Vicino al Giordano – Alda Merini
Non c’è cattivo più cattivo di un buono che diventa cattivo.
Charlie (Bud Spencer) in “Chi trova un amico trova un tesoro”
La vita è uno stato mentale.
Oltre il giardino
La coscienza dell’Io è il maggior ostacolo alla corretta esecuzione di qualunque azione fisica.
Bruce Lee – Tao of Jeet Kune Do (postumo)
Se potessimo vederci con gli occhi degli altri, scompariremmo all’istante.
Emil Cioran – L’inconveniente di essere nati
[…] bisogna
essere folli per essere chiari.
“Picasso” – P.P. Pasolini
Il coraggio ce l’ho. È la paura che mi frega.
Totò nel film “Figaro qua, Figaro là”; ripresa poi da Antonio Albanese
Nel momento in cui l’uomo si interroga sul significato e sul valore della vita, egli è malato, dato che oggettivamente non esiste nessuna delle due cose; col porre questa domanda uno sta semplicemente ammettendo di avere una riserva di libido insoddisfatta provocata da qualcos’altro, una specie di fermentazione che ha condotto alla tristezza e alla depressione.
Sigmund Freud, lettera a Marie Bonaparte
Olin Miller
L’ho finita con la psico-analisi. Dopo averla praticata assiduamente per sei mesi interi sto peggio di prima. […] Tanto fiduciosamente m’ero abbandonato al dottore che quando egli mi disse ch’ero guarito, gli credetti con fede intera e invece non credetti ai miei dolori che tuttavia m’assalivano. Dicevo loro: “Non siete mica voi!”. Ma adesso non v’è dubbio! Son proprio loro!
Italo Svevo – La coscienza di Zeno
Al di là del principio di piacere – Sigmund Freud
[…] i più intensi e più tenaci di tali ricordi sono spesso proprio quelli lasciati da processi che non sono mai arrivati a coscienza. Leggi l’intera pagina
Mentre il fresco flusso sgorgava su una mano, lei scriveva nell’altra la parola acqua, prima lentamente, poi rapidamente. Io stavo in piedi, immobile, e tutta la mia attenzione era concentrata sui movimenti delle sue [di Anne] dita. Improvvisamente, sentì una vaga consapevolezza, come di un qualcosa di dimenticato, il brivido di un pensiero che stava tornando e, in qualche modo, il mistero del linguaggio mi si rivelò in pieno. Avevo capito che “a-c-q-u-a” significava quella cosa meravigliosa e fresca che stava scorrendo sulla mia mano.
Helen Keller in “Storia della mia vita”, raccontando la sua infanzia da sordocieca.
Gli uomini ridono di simili originali, ma le donne li riconoscono subito; le donne pure e caste li amano per simpatia, le corrotte cercano di avvicinarli per dimenticare la propria rovina.
Oblomov – Ivan Goncharov
Mi hanno chiamato pazzo; ma nessuno ancora ha potuto stabilire se la pazzia sia o non sia la più elevata forma d’intelligenza, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non derivi da una malattia del pensiero, da umori esaltati della mente a spese dell’intelletto generale.
Edgar Allan Poe, Eleonora
Il coraggio uno non se lo può dare.
Don Abbondio
Chi nasce tondo non può morire quadrato.
Modo di dire
Che fatale dono del cielo è un’anima sensibile! Colui che l’ha ricevuto non deve aspettarsi altro che pene e dolori sulla terra. Vile trastullo dell’aria e delle stagioni, il sole, il cielo coperto o sereno regoleranno la sua sorte, sarà lieto o triste secondo i venti. Vittima dei pregiudizi, troverà in massime assurde un invincibile ostacolo ai giusti voti del suo cuore. Gli uomini lo castigheranno perché ha rette opinioni su ogni cosa, e perché ne giudica secondo verità e non secondo convenzioni. Basterebbe da solo a fare la propria infelicità, abbandonandosi senza discrezione alle divine attrattive dell’onesto e del bello, mentre le pesanti catene della necessità lo legano all’ignobiltà. Cercherà la suprema felicità senza ricordarsi che è un uomo: il cuore e la ragione saranno eternamente in guerra in lui, desideri sterminati gli prepareranno eterne privazioni.
Giulia o la nuova Eloisa – Jean-Jacques Rousseau