Da Internet
Link sul concetto di Wahnstimmung. Qui, anche, al di fuori del contesto schizofrenico, nel significato di uno stato di dissociazione e di un’ansia vaga e indefinita. Continua a leggere
Riguardo il “problema difficile” della coscienza. Leggi l’intera pagina
Volontariato is da uei. Leggi l’intera pagina
Perché vivere è una continua tortura?
Sfogo su Reddit, con bei commenti. Leggi l’intera pagina
Tutta questa voglia di esprimere giudizi, articolate quanto strampalate ipotesi sociologiche sui perché e i percome, le strumentalizzazioni, la TV del dolore e della caccia alle responsabilità nascondono il bisogno disperato di avere il controllo […] Leggi l’intera pagina
Bacio senza consenso, Rubiales nella bufera in Spagna: “È violenza sessuale”
Alcuni commenti di chi si rende conto della follia. L’americanismo sta raggiungendo livelli da TSO. Continua a leggere
Dario Fabbri – La cifra culturale in geopolitica
XII Festa Scienza Filosofia – Dario Fabbri – 2023/04/22 – La cifra culturale in geopolitica – Come storia e costume influenzano la traiettoria delle potenze. Continua a leggere
JAI @jaivcalla – “Che cazzo, devo dirlo…”
Piano ontologico di esistenza completamente diverso rispetto alla gggente.
Vedi anche: University of Utah Neuroscience Initiative – The Unfixed Brain[🡕]
Umberto Galimberti – Convegni e interviste (estratti)
Schopenhauer viene definito pessimista, naturalmente: ogni volta che non c’è un inno all’individuo, è pessimista, è ovvio, no… … Anche il povero Leopardi è pessimista, no? Quelli che dicono “pessimismo”… io dico: la guardate la realtà, dio bono, o non la volete proprio vedere? Leggi l’intera pagina
Ciò che mette a dura prova l’integrità del mio scroto è l’entusiasmo delle radio del mattino.
Natalino Balasso, YouTube, @Telebalasso, clippino di ottobre[🡕]
L’origine dell’intrinseca ridicolezza umana – Astutillo Smeriglia
In coma è meglio[🡕], poi ripostato nel 2022 su mio consiglio Continua a leggere
Perché la gente normale riesce a vivere (così come spiegato da Lex Fridman)
Lex Fridman (un “normie”), spiega nel dettaglio come fa a vivere e non crogiolarsi nel nichilismo e nella depressione, qualcosa che se sei simile a me è affascinante e a volte difficile da comprendere.
Il sunto è che è principlamente come il tuo cervello è predisposto e la sua chimica, un’idea che è consistente con l’evidente fallimento della psicoterapia in così numerosi casi di malattia mentale, e con la ben dimostrata impossibilità di cambiare il cuore della personalità – e, per contro, con come le droghe sono invece uno strumento molto più utile, tuttavia anche limitato e dai risultati tristemente inconsistenti, caotici, dalla funzione poco mirata, e pieni di effetti collaterali.
Madame – L’illusione dell’amore, e la più grande paura: l’anedonia
2021/03/24, Sopra le righe
Come quando hai il mal di denti e ti stramaledici per tutte le volte che stavi bene e non ti sei goduto fino in fondo quanto era bello non avere il mal di denti e ti prometti che, se mai tornerà a esserci un giorno nella tua vita in cui non avrai il mal di denti, passerai almeno metà di ognuno dei giorni che ti restano da vivere a riflettere su quanto sia bello non avere il mal di denti e di certo non ti metterai mai più a lamentarti di stupidaggini come, che so, i vicini che fanno rumore o il non trovare parcheggio, mio dio, quanto è bello non trovare parcheggio senza mal di denti!
Astutillo Smeriglia sul suo blog “In coma è meglio” – Il famoso asteroide
Luigi Anepeta, psicoterapeuta, sul forum ufficiale della LIDI (Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi)
https://lidi.forumfree.it/?t=51672617&st=30#entry625292054[🡕]
La percentuale di introversi varia a seconda delle statistiche: in difetto di una chiara definizione del modo di essere introverso si va dal 5% al 25% – cifra quest’ultima sostenuta da studiosi statunitensi. La proposta del 5-7% avanzata nel mio libro “Timido, docile, ardente…” non l’ho ricavata da ricerche, ma dall’osservazione nelle scuole elementari laddove il bambino introverso, che si riconosce a colpo d’occhio, è in media 1 su 15-20. Oggi sarei propenso ad allargare il range al 5-10%.
Che l’introversione abbia un’origine genetica – i cui sviluppi negativi o positivi dipendono dalle influenze ambientali – mi sembra indubitabile dati non solo i tratti comportamentali precocemente osservabili, ma soprattutto i “vissuti” (l’empatia, il senso di giustizia, la sensibilità estetica, ecc.): conseguenza – gli uni e gli altri – della neotenia che, in assoluto, è la dimensione più specifica dell’introversione.
La genetica è una scienza estremamente complessa e esposta al rischio di “aberrazioni” ideologiche. In rapporto all’introversione, ciò che appare certo è che non esiste un gene dell’introversione, ma una costellazione di geni – decine, centinaia, forse migliaia – presenti nei corredi genitoriali che vengono “estrapolati” in conseguenza della loro combinazione. Nei genitori essi possono essere manifesti a livello di tratti di carattere o mascherati dalla prevalenza di geni estroversi. Estrapolati e combinati in vari modi danno luogo al modo di essere introverso.
Gli artisti costano perché si drogano e devono sostenere pesanti divorzi.
Natalino Balasso, YouTube, Redbox, puntata 1
qualunque domanda tu ti stia ponendo, la risposta è che non hai tu il controllo, perciò cavalca l’onda ma preparati a nuotare
Natalino Balasso, YouTube, @Telebalasso, discorso di capodanno 2018[🡕], nei titoli di coda
Io penso che non si muore perché ci si ammala, ma ci si ammala perché si deve morire.
Umberto Galimberti, in varie conferenze
Le 12 città più belle d’Italia – Astutillo Smeriglia
https://incomaemeglio.blogspot.com/2017/11/le-12-citta-piu-belle-ditalia_8.html[🡕] Continua a leggere
È come per la vita umana: se uno ha la fortuna di arrivare alla vecchiaia, le fasi della sua vita saranno: nascita, infanzia, pubertà, masturbazione, masturbazione in due, patetici tentativi di masturbazione, e morte.
Astutillo Smeriglia sul suo blog “In coma è meglio” – Come nasce una teoria del complotto
[…] sono sassi, gli uomini, non si modificano.
Umberto Galimberti in una conferenza
Il Super-Io è una struttura solubile in alcol.
I primi psicologi, negli anni ’60, quando hanno introdotto la psicologia in Italia (racconta Galimberti in un’intervista).
Il primo incontro con gli alcolisti anonimi ti turba non perché siano alcolisti, ma perché sono anonimi.
Massimiliano Parente, ilgiornale.it[🡕]
Ed espulsione dal mondo del lavoro equivale all’insignificanza sociale.
Umberto Galimberti in una conferenza
Massimo Recalcati – Perversione
La lezione clinica di Jacques Lacan: Follia, nevrosi e perversione (terzo appuntamento). IRPA, Associazione Accademia Pons, Jonas Onlus, Ordine Psicologi della Lombardia, Enap Continua a leggere
Ogni cantante, poeta o scrittore ha a disposizione novantanove “amore”, dopo di che muore.
Astutillo Smeriglia sul suo blog “In coma è meglio” – Proposte per un mondo migliore
Il vero, unico problema, è non avere la predisposizione al suicidio.
Qualcuno su internet, intorno al 2016
Tradotto dall'inglese da me (WTFPL).
Anonymous 06/09/15 (Tue) 22:18:58 No.2771, hikkichan.com (defunto)
Un altro aspetto dell’escapismo è che è una dipendenza.
Così come i drogati, abbiamo bisogno di dosi sempre più alte e a un certo punto non c’è semplicemente nulla rimasto, quindi torniamo a guardare le solite cagate all’infinito, cercando disperatamente di ricordarci com’era la prima volta che le vedevamo, ma a questo punto nulla più ci soddisfa.
[…]
La noia è il vero problema dell’uomo; gli esseri umani possono sopportare quasi qualunque cosa quando sono distratti, e la maggior parte delle nostre attività sono direzionate verso tale fine.
Cosa vuol dire – e chiudo con questa notazione un po’ pedagogica – cosa vuol dire “anticipare la morte”? Cioè essere persuasi che si deve morire; qual è il vantaggio della dimensione tragica?, che consiste nel fatto che devi morire e non c’è nulla che ti attende nell’aldilà? Che operi una relativizzazione delle problematiche dell’aldiquà. Non ti affanni come un disperato, non litighi come un pazzo. Non ti suicidi per le preoccupazioni del mondo, perché sei mortale; sei mortale, e quando devi uscir di carriera non ti disperi, non muori due anni dopo che vai in pensione: perché la morte è comunque lì ad attenderti, non è che finisce la vita, tu che l’hai fatta coincidere con la tua vita lavorativa e fuori da quella non sai più chi sei. Perché ormai le nostre identità sono assegnate dai nostri ruoli sociali, no? Sappiamo chi siamo solo perché gli altri ci riconoscono in un ruolo, fuori di lì non sappiamo più chi siamo; e infatti tutti gli attori e le attrici fanno delle vite tragiche, perché tragiche? Ma tragiche per non aver anticipato la morte, per non averla assunta come una condizione… come uno spessore dell’anima, ecco – usiamo pure questa parola anche se si riferisce a un’entità che non esiste, appunto l’anima.
Ma teniamola presente questa anticipazione, perché relativizzando le cose smettiamo quelle drammaticità tipiche invece di coloro che credono nell’immortalità dell’anima e quindi ritengono che questa vita abbia una sua importanza, il loro Io diventa egemone e quel che dipende dall’Io decide della vita e della morte, finisce un amore e si uccidono le donne perché è finito tutto, no, no, no: fermati. Se interiorizzi la morte in anticipo allora relativizzi tutte le cose, e tutte le cose non hanno quello spessore che non è da tragedia ma da disperazione. Ma i disperati chi sono? Quelli che hanno avuto speranza. Perché chi non ha avuto speranza non si dispera mai.
Umberto Galimberti, Teatro Paisiello di Ruffano (Lecce)
Non voglio dirvi banalità come “sii te stesso”, perché è evidente che se sei un coglione, il fatto di essere te stesso non ti aiuterà.
Natalino Balasso, YouTube, discorso di capodanno 2015[🡕]
La prima volta che ho guardato Buffalo ’66 – Matteo Gagliardi
https://www.vice.com/it/article/znj883/buffalo-66-vincent-gallo[🡕] Continua a leggere
Non è che i vecchi sono saggi: hanno una dose di sessualità e di aggressività molto bassa, punto. E a questo livello sono anche tranquilli, quando non hanno un cattivo carattere.
Umberto Galimberti in una conferenza
– No, io non credo che esistano le persone cattive, credo che esistano varie forme di disperazione. Alcune di queste forme sono talmente intense che la persona che le subisce diventa l’esecutore dei propri delitti, ma non l’ideatore. Si trova con stupore a commettere un delitto.
Silvano Agosti – Ricky Farina (@rickyfarina) – “Dialogo con Silvano”, https://www.youtube.com/watch?v=anXfrcF-zE4[🡕]
Il dono della vita – Astutillo Smeriglia
https://incomaemeglio.blogspot.com/2013/09/il-dono-della-vita.html[🡕] Continua a leggere
Bergonzoni – E allora io auguro a voi…
Alessandro Bergonzoni – Oliviero Ponte di Pino – “La stirpe degli Ulìssidi”, “Festival della filosofia 2013”, Teatro Stabile della Sardegna – Estratto: «E allora io auguro a voi…»
E se poi non vinci [alle slot machine], prova a farti una domanda: se avevi culo, ti pare che lavoravi in un call center?
Natalino Balasso, “Balasso testimonial videopoker”[🡕]
Non esiste la RL, solo l’AFK.
Gavazzeni: “La musica peggiora l’uomo”
Alberto Sinigaglia (“ttL”, supplem. de La Stampa) Continua a leggere
Umberto Galimberti – Il successo della filosofia
Ma per chi, adattato al mondo, e con una discreta consapevolezza di sé ancora non reperisce un senso della propria esistenza, e quindi viene a contatto non con questo o quel dolore, ma con l’essenza del dolore, per costui non c’è rimedio in farmacia e forse neppure in psicoterapia. Leggi l’intera pagina